Il complesso ospedaliero “SS. Carlo e Donnino” è costituito da tre corpi di fabbrica, separati tramite giunto tecnico, che presentano forma planimetrica a T e si articolano su sei elevazioni di cui due seminterrate.
Le strutture portanti verticali sono costituite da telai e setti in cemento armato e solai in latero cemento, realizzate in tre stralci successivi tra il 1967 ed il 1975. L’ospedale si sviluppa complessivamente su una superficie di circa 12000 mq ed un volume di 45000 mc.
Lo Studio Tecnico si era già occupato delle verifiche sismiche condotte nel 2018 e, tra il 2018 e 2019, della redazione del progetto esecutivo di miglioramento sismico degli edifici che ospitano l’ospedale con il raggiungimento di un livello di sicurezza pari a 0,65. La realizzazione del progetto era prevista per stralci successivi che riguardavano separatamente i corpi di fabbrica componenti il complesso.
Nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica, da cui la struttura ospedaliera è stata recentemente interessata, risulta già messa in atto una parte degli interventi proposti in sede di progetto di miglioramento sismico.
Lo Studio Tecnico è infine stato incaricato della progettazione strutturale definitiva ed esecutiva relativa ai lavori di adeguamento sismico.
Al fine di pervenire ad un livello di sicurezza superiore all’unità, relativo alla condizione di adeguamento sismico, di ridurre al minimo la domanda sulle strutture esistenti e quindi i provvedimenti da prendere sulle stesse ed in particolar modo nelle zone già riqualificate, l’intervento proposto è basato sulla protezione sismica mediante isolamento sismico alla base.
L’isolamento alla base è una soluzione tecnica e tecnologica che consente l’abbattimento degli effetti dell’azione sismica sul fabbricato grazie alla sconnessione orizzontale della struttura in elevazione (sovrastruttura) dalla porzione connessa rigidamente a terra (sottostruttura) tramite l’inserimento di dispositivi di isolamento.
Il sistema di isolamento previsto è composto da dispositivi elastomerici, costituiti da strati orizzontali di gomma intervallati da sottili lamierini di acciaio, e appoggi scorrevoli ad elastomero confinato: i primi sono caratterizzati da una bassa rigidezza orizzontale, mentre per i secondi questa è addirittura trascurabile, ma entrambe le tipologie garantiscono elevata rigidezza verticale al fine di trasmettere correttamente i carichi. I dispositivi elastomerici, inoltre, per le caratteristiche intrinseche del materiale, garantiscono uno smorzamento viscoso aggiuntivo del 10%-15%.
Per abbattere ulteriormente l’accelerazione e gli spostamenti sismici si ricorre anche a dispositivi antisismici con dissipatori viscosi che collegano orizzontalmente la sovrastruttura e la sottostruttura: in fase sismica, lo spostamento relativo dovuto alla differente risposta dinamica tra base fissa e sovrastruttura, attiva il meccanismo di tipo cilindro/pistone dei dispositivi, in cui la laminazione di un fluido attraverso un idoneo circuito idraulico permette la dissipazione di energia. I dispositivi viscosi non possiedono rigidezza elastica e permettono di introdurre smorzamento aggiuntivo senza alterare la rigidezza e la distribuzione delle rigidezze del sistema.
Luogo
Pergola (PU)
Committente
Regione Marche
Anno
2021
Ruolo
Progettazione strutturale, progettazione sismica, progettazione geotecnica
Credits
DESCRIZIONE